Distress e Burnout negli insegnanti
Ottobre 21, 2022Laboratorio di Terapia e Fotografia
Ottobre 21, 2022Introduzione
Ogni bambino è un sistema unico e irripetibile con punti di forza e di debolezza derivanti dalle sue caratteristiche personali e dagli ambienti relazionali di cui è partecipe. Durante il percorso evolutivo le richieste ambientali, continuamente mutevoli, richiedono repentini riadattamenti, in riferimento al ciclo di vita che si sta vivendo, per cui è possibile incontrare situazioni di crisi nei processi di adattamento.
La scuola come ambiente prevalente di sviluppo per i nostri bambini necessita di un’attenzione particolareggiata per favorire lo sviluppo delle risorse personali dei singoli e dei gruppi classe e per evitare blocchi e cadute nei processi di adattamento.
Una scuola veramente inclusiva necessita di mettere al centro dei propri programmi formativi non solo i singoli bambini, con programmi personalizzati e ritagliati su interessi e specificità, ma anche gli insegnanti come co-protagonisti del processo di crescita degli allievi. Per questo risulta necessario a livello politico e sociale credere nel valore dell’educazione e riconoscere e dare risalto al difficile lavoro degli insegnanti e fornire, inoltre, tutte le competenze specifiche per affrontare la complessità sia dei singoli bambini che dei gruppi classe. Una formazione-aggiornamento continua quindi risulta necessaria per rendere gli insegnanti ancora più capaci di cogliere i segni di possibili disagi evolutivi e per promuovere processi proattivi di crescita in un ambiente sociale caratterizzato dalla possibilità di fiducia, rispetto, aiuto reciproco e integrazione. Il compito degli insegnanti, per quanto a volte inteso come il solo insegnamento dell’apprendimento didattico, ha il compito ben più difficile di partecipare attivamente a costruire “i buoni cittadini di domani”.
La formazione proposta ha l’obiettivo di fornire un punto di vista clinico psicologico sui disagi che affliggono molti allievi nelle nostre scuole e, attraverso il dialogo e il confronto con gli insegnanti-esperti, provare a gettare una nuova luce per guardare con più chiarezza i fenomeni di disagio scolastico in modo da riuscire a ripararli o prevenirli.
Obiettivi generali
- Aumentare le conoscenze teoriche a carattere psicologico sui disagi evolutivi;
- Sensibilizzare gli insegnanti sugli indicatori precursori dei disagi scolastici.
Obiettivi specifici
- Promuovere una maggiore consapevolezza dei propri processi percettivi-affettivi-cognitivi implicati nelle relazioni con
- Promuovere una maggiore consapevolezza dei propri processi percettivi-affettivi-cognitivi implicati nella relazione con l’alunno in difficoltà;
- Fornire indicazioni di modalità relazionali adeguate nell’interazione con gli alunni;
- Aumentare le capacità individuali di rapportarsi ai bisogni specifici degli alunni in difficoltà;
- Fornire indicazioni per la costruzione di un gruppo classe inclusivo.
Metodologia
Parte didattica-teorica
Saranno esposte conoscenze teoriche e cliniche aggiornate sui disagi scolastici e saranno fornite indicazioni cliniche dettagliate per favorire una relazione più adattiva degli alunni all’interno del loro contesto scolastico.
Parte didattica-esperienziale
Attraverso un lavoro in piccoli gruppi gli insegnanti-esperti diventeranno protagonisti della formazione presentando storie reali di alunni che mostrano segnali di disagi scolastici e costruendo insieme ipotesi di modalità relazionali e didattiche volte a promuovere processi evolutivi, anche attraverso l’utilizzo di strumenti compensativi, per favorire la didattica e l’inclusione scolastica.
Contenuti
- Prevenzione dei disagi scolastici;
- Riconoscimento degli indicatori di disagio;
- Regolazione affettiva dell’insegnante e dell’alunno;
- Come affrontare i disagi scolastici;
- Promozione di condizioni adatte a favorire i processi di evolutività.
Risultati attesi
- Sensibilizzazione degli insegnanti sul tema dei disagi scolastici in riferimento ai contesti classe;
- Aumento delle conoscenze specifiche sui disagi scolastici;
- Promozione di comportamenti più efficaci nell’interazione con gli alunni che presentano disagi scolastici;
- Migliore utilizzo delle risorse personali e di gruppo per offrire un aiuto.